Il mondo dei vacanzieri si divide equamente in due partiti: quelli che non concepiscono nulla di diverso dal mare – nelle sue declinazioni di tintarella, isolette, atolli e vele – e i montagnofili duri e puri. Pur amando l’acqua, non nego di far parte della seconda categoria.
Voi, però, non ditemi che quest’anno non avete sentito la necessità di un po’ di fresco: il primo motivo per amare la montagna d’estate è così banale che lo metterò come extra bonus. La montagna è il posto perfetto per chi sviene sopra i 26°C.
Avete bisogno di altri dieci motivi per convincervi? Eccoli.
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I prati. Sui prati di montagna si dorme e si fanno volare gli aquiloni. Sono il posto ideale per decollare droni e deltaplani. Potete giocare a rotolare giù dai pendii, correre a perdifiato o fotografare il muso delle mucche.
- La raccolta. La raccolta è uno sport altamente competitivo; cosa si raccoglie? Di tutto: funghi, lamponi, more, mirtilli, erbe assortite, pigne, legni da intagliare con un coltellino svizzero. L’importante è essere più bravi e veloci del proprio compagno.
- Il burro. In montagna recatevi alla malga più vicina e scoprirete che il burro appena fatto è soffice e rimane tenero e spalmabile anche se lo tenete al fresco. Il colore varia durante l’anno: non si dice appunto bianco burro? Potrebbe essere anche un po’ giallino, dipende da che fiori ha degustato la mucca. È un alimento che non ha niente a che vedere con quello che trovate al supermercato. Assaggiatelo e vi si aprirà un mondo.
- La dieta. Se siete passabilmente sportivi, la montagna è il posto che fa per voi. Lo è anche se, semplicemente, amate indulgere nei piaceri della tavola. La dieta, in montagna, è una cosa totalmente inutile: in linea di principio, con l’attività minima necessaria a sopravvivere – senza usare la macchina – riuscirete a smaltire birra e krapfen.
- In montagna l’eleganza formale non è una priorità ma ormai i tessuti tecnici sono bellissimi e le ragazze possono essere molto carine con pochissimo sforzo. Investite soprattutto in scarponcini a prova di vesciche e un bellissimo piumino da sera; se non avete bisogno di abbigliamento specifico per un’attività sportiva, lasciate stare i pantaloncini e ripensate alle gonne da trekking corredate da camicie da outdoor. Se avete bisogno di ispirazione per uno stile solido e intramontabile, cercate qualche fotografia delle vostre nonne attorno agli anni ’30. L’unica dote richiesta a un uomo è non essere eccentrico: si capisce subito se un cappello di feltro fa parte di voi o lo tenete in testa per bellezza.
- I capelli. In montagna non c’è umido e l’inquinamento è risibile. Ragazze: avrete capelli bellissimi e lucidi. La stessa sorte subisce la pelle: trattatela bene e vi ricompenserà dispensandovi dalla necessità di truccarvi.
- L’abbronzatura. Non c’è gara con l’abbronzatura marinara: l’abbronzatura da montagna è a intensità spiedo anche con protezioni solari altissime (sempre necessarie). È duratura al punto che, chi frequenta regolarmente le cime, rimane abbronzato tutto l’anno. Anche se non vi esporrete al sole, acquisirete un distintivo colorito sano e l’occhio vispo e lucido di una trota che nuota controcorrente.
- I corsi d’acqua. Laghi e torrenti vi permetteranno di dare la caccia ai girini di salamandra, fare romantici bagni sotto le cascate, tuffi da iceberg gonfiabili nei laghetti balneabili, rafting e canyoning. L’acqua, tuttavia, è rinvigorente per le sue temperature e, spesso, per la sua velocità: non fate cavolate.
- La pigrizia. Nonostante la montagna favorisca gli iperattivi, è anche uno dei posti in cui non vi sentirete per nulla in colpa se vi butterete addosso una coperta e starete a leggere un pomeriggio intero su un’amaca o davanti al caminetto. Se farà molto fresco, avrete la giustificazione per una cioccolata calda anche a Ferragosto. Se ci sarà caldo, un qualsiasi panorama sarà scusa plausibile per una birra e la contemplazione estatica.
- L’educazione. Sarà perché, per quanto bassi andiate, la montagna è sempre un luogo estremo, sarete costretti a tirare fuori il meglio di voi stessi, con la consapevolezza che il peggio si può pagare caro. Se non salutate mai il vostro vicino di casa, non fate la stessa cosa incrociando qualcuno sull’unico sentiero sicuro nel raggio di chilometri: se vi state chiedendo perché, tornate in spiaggia immediatamente.
claudia ponti
19 Agosto 2015 at 16:18cara Olivia, hai proprio ragione! Non c’è niente di meglio che trascorrere parte delle proprie vacanze al fresco in montagna, invece che condividere spiagge sempre più affollate!
Purtroppo in famiglia non tutti la pensano così, e alla fine mi tocca rosolarmi al mare al mare, contando i giorni che mi separano dalle mie amate Dolomiti!