Del piacere di scrivere abbiamo già parlato.
Mi dite di essere parecchi, lì fuori, a dilettarvi; mi dite che “forse un giorno scriverò un libro” o che qual cosina avete scritto già, che giace nascosto…dove? In un cassetto? Nella memoria del vostro PC?
Rimango incollata a uno schermo per così tante ore, quotidianamente, che di recente ho avuto un moto di ribellione e – anche se poter contare su un documento revisionabile con un guizzo di cursore, è irrinunciabile – ho cominciato a guardare con una certa ansia i dischi di backup in cui ho archiviato miliardi di parole, non tutte stampate. Sono pressoché certa che – nonostante le dovute attenzioni nell’aggiornamento dei supporti – quegli archivi, un giorno, andranno persi nella loro totalità.
Così sono tornata a carta e penna.
Con un moto di autoironia, ho fatto rifornimento di quadernoni con i gattini e matite puerili: l’arte della scrittura nell’era del blogging. Non mi piace il whiskey, non scrivo in soffitta, i moleskine mi piacciono ma posso farne a meno, non ho bisogno di una specifica tonalità d’inchiostro, non mi sono (ancora) fatta costruire una stanza apposita: a ognuno i propri feticci, le proprie manie, suppongo proporzionati all’altezza e all’impegno di quel che si scrive. In questo periodo, i miei quaderni con i gattini si stanno riempiendo di sabbia e di briciole di merendine, raccolte in fondo alla borsa.
Adesso tocca a voi una piccola confessione. Voi che scrivete, a quale supporto affidate i vostri pensieri? Avete bisogno di indossare pantofole di peluche rosa o strani berretti? Attendo con ansia di sapere.
silvia.moglie
30 Luglio 2015 at 14:42prendo appunti su brogliacci, mi sfogo con pensieri impuri nel libro nero. scrivo sul blog.
e metto nelle storie di ogni cliente un pezzetto di me.
Cinzia
30 Luglio 2015 at 15:55Io ho una pila di notebook coloratissimi che riempio di appunti a ogni ora del giorno e un mazzo di pennarelli. Ho anche un netbook bianco piccolissimo e sottile che porto in giro dappertutto. In borsa poi ho una moleskine rossa semidistrutta ma che amo.
oliviachierighini
12 Agosto 2015 at 9:15Nell’intervista a Ketty Magni, la scrittrice mi ha detto: “Scrivo sempre casa, chiusa tra le pareti domestiche. L’ispirazione arriva di notte a mentre sgombra. Scrivo a mano, su quello che mi capita. Prendo appunti a penna e scrivo ovunque, anche sulle mani. Alcuni appunti li ho conservati ma sono molto caotici e disegnati”.