Tra “Buongiornissimo, caffè?!” dei Boomer e i meme con la tazzina fumante, la bevanda venerata dagli italiani spopola sul web appena meno dei gattini. La verità è che tutti abbiamo quella manciata di amici che non puoi chiamare prima delle 11 del mattino e, soprattutto, tassativamente dopo che abbiano consumato da soli e in silenzio la loro moka d’ordinanza. Nel mio caso sono amiche che, quando viaggiamo insieme, non riesco a trascinare fuori casa prima di molte caffettiere! Tutto il discorso che segue è dedicato a loro.
Non puoi vivere senza caffè? Non sei solo
Il caffè è molto più di una semplice bevanda: è un rituale, un’ossessione, un conforto e persino un alleato della salute (se consumato nel momento giusto!). C’è chi lo considera una necessità, chi un rituale irrinunciabile e chi un’arte da coltivare con maniacale attenzione alla miscela, alla tostatura e alla temperatura dell’acqua.
In Italia ci dividiamo tra moka, espresso e napoletana, con una faziosità a tratti inspiegabile per tutti gli altri abitanti del mondo. Ma indipendentemente da quale scuola di pensiero tu segua, la cosa certa è che la caffeina è la sostanza psicoattiva più sfruttata del globo: scopri come influisce sul tuo corpo e quale sia il momento migliore per berlo, tra miti, studi scientifici e qualche sorpresa.
Caffè e intestino: un rapporto complicato
Il caffè ha un effetto immediato e piuttosto evidente sull’intestino. Stimola la contrazione della muscolatura liscia e aiuta a regolare la motilità intestinale, al punto che anche la versione decaffeinata può avere un effetto simile. Ma non è tutto rose e fiori: se soffri di gonfiore addominale, potresti dare la colpa proprio alla tua amata tazzina. Alcuni tipi di caffè, in particolare quello in capsule, contengono zuccheri fermentabili (FODMAP) che possono causare disagio digestivo. Insomma, se dopo il tuo caffè ti senti come un palloncino aerostatico, forse dovresti riconsiderare la tua scelta!
Quando bere il caffè per ottenere il massimo dei benefici
Se sei un tipo sportivo, sappi che il caffè può essere un ottimo alleato prima dell’allenamento. Puoi assumerlo a digiuno, prima di un’attività aerobica, e aumenterà l’ossidazione dei grassi e favorirà la resistenza, rendendo il tuo workout più efficace. Attenzione, però: se sei sensibile alla caffeina, potresti ritrovarti a fare sprint… verso il bagno. Ad esempio, non saresti né il primo né l’ultimo runner che si è rovinato una gara nei boschi perché ha urgentemente bisogno di trovare un alberello appartato.
A colazione e dopo i pasti, il caffè stimola la produzione di succhi gastrici, favorendo la digestione e aiutando l’assorbimento degli zuccheri. Se non riesci a chiudere un pasto senza la tua dose di caffeina, sappi che la scienza ti dà ragione: il caffè, abbinato a un dolcetto, aiuta il cervello a formare la “memoria del gusto”, completando la sensazione di sazietà.
A metà mattina o metà pomeriggio, invece, se pensavi di spezzare la fame con un caffè in solitaria, forse dovresti ripensarci. Preso senza cibo, il caffè induce la produzione di insulina, causando un rapido calo della glicemia che ti farà venire voglia di divorare carboidrati in quantità. Morale della favola? Meglio accompagnarlo con uno snack.
Lo sapevi che…
La caffeina è tra le sostanze approvate dalla World Anti-Doping Agency per migliorare la performance sportiva ma non tutti metabolizziamo la caffeina allo stesso modo: c’è un gene, il CYP1A2, che determina se sei un “metabolizzatore veloce” (e la smaltisci rapidamente) o un “metabolizzatore lento” (e resta in circolo più a lungo). Anche il genere fa la differenza: le donne smaltiscono la caffeina in modo diverso dagli uomini e il ciclo mestruale influisce sui suoi effetti, ad esempio nella fase luteale (dopo l’ovulazione), il metabolismo della caffeina rallenta, quindi occhio a non esagerare.
Caffeina: il veleno è nella dose
Nonostante i suoi benefici, abusare del caffè può essere controproducente. Un consumo eccessivo aumenta il livello di cortisolo (l’ormone dello stress), altera il sonno e può causare tachicardia e ansia. Per non parlare del fastidioso effetto boomerang: più caffè bevi per combattere la stanchezza, più il tuo corpo diventa dipendente da esso, riducendone l’efficacia. Insomma, ogni tanto, prova a fare una pausa detox!
Bevi caffè, ma con giudizio
Il caffè è molto più di una semplice bevanda: è un piacere, una coccola quotidiana e un’arma segreta per affrontare la giornata. Ma per godere appieno dei suoi benefici, devi sapere quando e come berlo. Quindi, la prossima volta che ordini il tuo espresso, fallo con consapevolezza. E ricorda: la chiave è l’equilibrio… proprio come in una buona tazzina di caffè!