A casa mia ci sono scorte che non mancano mai. Una di queste è composta da pacchettini di paste crude di vario tipo, conservate gelosamente in freezer. Ci sono paste zuccherate per biscotti, pasta frolla adatta a vari scopi, pasta zuccherata, pasta brisée, pâte à foncer, pâte sablée…
Adesso stai pensando: “Questa è pazza, figurati se passo il mio tempo a impastare la frolla”. Nemmeno io. Quando ne faccio una, abbondo parecchio con le dosi e impacchetto in panetti di pochi etti.
All’inizio dell’autunno – e di solito ad ogni cambio di stagione – controllo che non siano rimaste scorte troppo vecchie da buttare via o da utilizzare in fretta.
Oggi è toccata la volta dell’ultimo pacchettino di una pasta frolla napoletana alle mandorle. Avevo preso al mercato rionale troppe prugne e il gioco è stato tutto nell’accendere il forno e tirare fuori i cerchi da crostata.
Se vuoi scoprire tutti i tipi di pasta frolla che potresti fare e scoprire il tuo preferito – perché tutti abbiamo una ricetta che ci piace di più – leggi qui, altrimenti la ricetta di quella che ho usato io è la seguente…
COME FARE LA BASE
- Prepara una farina di mandorle finissima con 150 g di mandorle dolci e 150 g di zucchero. Se non hai un robot abbastanza potente, acquista della farina di mandorle e usa zucchero a velo.
- In una ciotola comincia a battere 150 g di burro, unisci mandorle e zucchero, un pizzico di sale, 2 uova piccole e infine 250 g di farina 00.
- Lascia riposare in frigorifero dai 30 minuti alle 24 ore.
E POI?
- Stendi la pasta abbastanza sottile nel tuo stampo, facendo tutto attorno un bel cordoncino (se sono di fretta lo schiaccio semplicemente con la parte arrotondata di un manico).
- Spalma sul fondo un velo di marmellata.
- Disponi le prugne lavate e denocciolate a cerchi concentrici.
- Spolverale con pochissimo zucchero semolato e una briciola di burro nel centro di ogni prugna.
- Inforna.
PER QUANTO TEMPO DEVE CUOCERE?
Accendi il forno ventilato a 170°C. Una crostata da 22 cm cuoce in circa 30 minuti.
Devi fare attenzione a non far cuocere troppo la frolla che – nel caso di questa ricetta – è molto delicata; se scurisse troppo, perderebbe la maggior parte del suo sapore.