Chi ha già letto – altrove – delle mie avventure in montagna in perfetto stile Heidi, si è già imbattuto nella Nonna Adottiva.
Per tutti coloro che si affacciano ora su queste pagine, ecco una piccola introduzione a questo personaggio che occupa un posto non irrilevante tra i miei affetti.
La Nonna Adottiva è una nonna trentina di montagna, purosangue. Ha più di ottant’anni portati con grandi acciacchi e grandi energie. Nel periodo bello e traumatico in cui sciare, per me, significava andare a spazzaneve con Grande tra le gambe e PiF in braccio, mi ha accolto in casa in una sorta di abbraccio cosmico, fatto d’insalatine fresche colte per noi nell’orto, crostate di compleanno a sorpresa e agguati sulle scale per regalare ai bambini le gelatine di frutta.
Durante le interminabili vacanze scolastiche, ha visto crescere i miei figli e mi ha preparato ettolitri di caffè (perché io il caffè non lo so fare e mi piace solo se qualcuno me lo offre con un po’ di chiacchiere al posto dello zucchero). Quando sono in città da troppo tempo per i suoi standard, mi telefona per chiedermi quando salgo. Il suo richiamo è generalmente imperioso (guarda che ha nevicato o guarda che qui c’è più fresco).
All’inizio era un po’ perplessa quando mi vedeva uscire molto presto la mattina, armata di sci o di scarpette, poi se n’è fatta una ragione e ha cominciato a raccontarmi i percorsi più belli sulla montagna, quelli che faceva lei da ragazza quando portava al pascolo le mucche. Mi ha segnalato i boschi più fungosi e il versante della montagna, dove raccogliere le pigne di mugo per fare il mugolio. Ogni tanto mi dice di stare attenta a correre nei boschi da sola, perché hanno visto un orso e, di certo, un gregge è andato perso.
A casa sua la stufa a legna è accesa trecentosessantacinque giorni l’anno e, sopra di essa, sobbollono casseruole che emanano vapori burrosi e irresistibili. La Nonna Adottiva è stata cuoca in un grande albergo: per mia e vostra fortuna, non è avara d’insegnamenti. Di quando in quando vi racconterò una sua ricetta: qualcosa di lentissimo da preparare e non dietetico come i grostoli o la charlotte di pere e cioccolato che mi prepara per il compleanno.