L’ultima frontiera dell’intellettuale impigrito è vedere una mostra gratuitamente e con un click di mouse.
Oggi è possibile grazie al progetto didattico-multimediale “Cibo e corpo. Percorsi in Museo tra alimentazione e trasformazioni sociali” che si snoda tra le collezioni di Palazzo Moriggia e Palazzo Morando, a Milano. Poi, se proprio vi va di fare un giro in centro per prendere un caffè, potreste scoprire dal vivo la bellezza delle opere letteralmente nascoste nei musei storici cittadini.
Il percorso multimediale è nato per dare risalto a opere difficilmente visibili, dimenticate dal pubblico o nascoste negli archivi. “Cibo e corpo” è una scusa interessante per riflettere sulla storia dell’alimentazione italiana – in particolar modo milanese e lombardo – dalle rivolte popolari per il pane di manzoniana memoria al lusso dei banchetti reali, dalle sommosse delle Cinque Giornate ai pasti frugali negli istituti pii, dalle imprese risorgimentali alle privazioni della Prima Guerra Mondiale, dai negozi secenteschi alle innovazioni industriali.
La dimensione alimentare è un’espressione culturale a volte sottesa allo scopo principale dell’opera esposta. Il percorso didattico, che si può seguire sia da casa sia a museo, con l’utilizzo di touch-screen e codici QR, ha il merito di cogliere alcuni aspetti degni d’essere approfonditi: la malnutrizione legata all’aspetto fisico, le carenze alimentari dei soldati, la mortalità infantile, l’invecchiamento precoce della popolazione affamata. In generale l’Italia visse sino ai primi decenni del XX secolo condizioni di disagio alimentare ben più significative rispetto al resto dei paesi europei, in rapporto anche alla qualità del cibo: questi aspetti sono più facilmente comprensibili attraverso un percorso visivo.
PALAZZO MORANDO | COSTUME MODA IMMAGINE
via Sant’Andrea, 6 – Milano T. +39 02 884 46056 / 65735
PALAZZO MORIGGIA | MUSEO DEL RISORGIMENTO
via Borgonuovo, 23 – Milano T. +39 02 884 64177 / 64173
Fino al 19 gennaio 2016
In copertina: uno dei quadri di Angelo Morbelli in cui ritrae gli ospiti del Pio Albergo Trivulzio a cavallo del ‘900.