Immaginate una giovane Principessa Sissi 3.0 che, in jeans e zainetto, sale su una carrozza di un treno notturno da Vienna, si addormenta dopo aver sorseggiato una cioccolata calda mentre passa da Salisburgo e viaggia fino a Venezia, giusto in tempo per l’ora di colazione. Fa freddo e Sissi è golosa: arrivata in Italia chiede un’altra cioccolata, magari accompagnata da uno zaletto o da un pan dei dogi. Però Sissi ha una sorpresa: il cucchiaino resta in piedi nella tazza, perché da noi questa bevanda si mangia come un budino e lei non vi è abituata.
La cioccolata viennese è tutta un’altra cosa, non c’è amido a sostenerla.
La sua tata, a palazzo, la prepara così: porta a ebollizione un litro di latte con 250 g di panna fresca, 100 g di zucchero grezzo, 2 baccelli di vaniglia – quelli già raschiati per altri dolci e che conserva nella scatola dello zucchero, proprio per queste evenienze – e una bella stecca di cannella. Allontana il liquido bollente dal fuoco e lo rovesciava piano, attraverso un setaccio, su 250 g di cioccolato fondente grattugiato. Poi rimette sul fuoco basso la cioccolata calda, per assicurarsi di servirla a 70°C precisi.
Sissi, come tutte le ragazze nordiche in visita, va matta per quella che le servono, tanto più perché ha il sapore esotico di una breve vacanza piena di libertà.
Io, che mi nutro di cioccolata da novembre a dopo Pasqua, faccio il tifo per quella della tata austriaca. Del resto sono una di quelle che puntualmente si fa portare un bricco di latte bollente a parte, perché trovo umiliante raschiare mezza tazza con il cucchiaino.
Se voi invece vi sentite intimamente delle Sissi, potete provare la versione al micro-onde che trovate qui. Se volete provare anche i Vanille-Kipferl, qui c’è anche la ricetta.
Julialpv
26 Novembre 2015 at 1:45Faccio anch’io il tifo per quella della tata austriaca! ?
Raffaella Krismer
30 Novembre 2015 at 18:21Assolutamente fedele alla buona Tata austriaca. Del resto…sono per metà austriaca e per metà francese…nata a Napoli…O.o…e sicuramente conservo le buone abitudini cioccolattiere austro-ungariche! :-)…Grazie mille Olivia Chierigini.
Nereachocolate
15 Gennaio 2016 at 22:07Buen artículo y receta. Pobre Sissi. Sí hubiera bebido más chocolate no hubiera acabado tan mal y tan infeliz.
oliviachierighini
15 Gennaio 2016 at 22:12Vero 🙂