Metti un invito in una sera tiepida di primavera, in una Milano già sovraeccitata per l’avvicinarsi di tanti appuntamenti internazionali; prendi una location sempre affascinante – la Sala delle Colonne all’interno del Museo della Scienza e della Tecnologia – poi mixa con un percorso scenografico multisensoriale, fatto di luci, profumi e sapori nello stile di Hawaiian Tropic: a questo punto aggiungi una generosa dose di show-cooking live ad opera di Cristina Bowerman e ottieni il desiderio perfetto di sdraiarti su una spiaggia lontana, con un’acqua di frutta in una mano e una ciotola di tropical tuna nell’altra.
Il TROPICAL TUNA di CRISTINA BOWERMAN si prepara così:
Ingredienti: 240 g di filetto di tonno, 20 g di legno di ciliegio, 160 g di succo di mandarino tardivo estratto fresco, un cucchiaio di aceto di pomodoro, 80 g di papaya frullata e passata al setaccio, 160 g di daikon, 80 g di edamame (fagioli di soia), 40 g di succo di limone, 2 g di agar agar, un litro di olio tenuto in freezer, 4 cucchiaini di olio al trombolotto di Fabio Stivali, 60 g di Conciato Romano di Lombardi, sale Maldon q.b.
Procedimento: Affetta il tonno stile sushi e affumicalo leggermente, a freddo, con il legno di ciliegio. Unisci il succo di mandarino alla papaya; frulla per emulsionare con un po’ d’olio, sale e un goccio di aceto di pomodoro. Sbollenta l’edamame. Prepara il caviale di limone portando a ebollizione il succo con l’agar agar; inserisci in una siringa e poi fai gocciolare il liquido nell’olio freddissimo e scola le sferette ottenute. Prepara gli spaghetti di daikon con l’apposita macchinetta (una speciale mandolina per creare spaghetti di verdure) e condiscili con il caviale di limone, l’olio extra vergine, l’edamame sbollentato, sale Maldon. Finisci il piatto condendo il tonno con l’olio al trombo lotto, adagialo sul daikon, edamame e salsa di mandarino/papaya. Finisci con scaglie di conciato romano.
Cristina Bowerman, mentre è all’opera, dà l’impressione di un’inarrestabile forza della natura: è curiosa, comunicativa, precisa ma soprattutto – se amate ascoltare chi sa di cucina, nella speranza d’imparare qualcosa di nuovo – riesce a spiegarsi in maniera limpida e lineare. La trovate da Glass Hostaria a Roma e come Chef Ambassador a Expo2015.
A proposito di abbronzatura: Dal 1969 Hawaiian Tropic™ rappresenta il must have per gli appassionati d’abbronzatura in stile californiano. Le miscele, ispirate dal mix di oli naturali che i nativi Hawaiani usavano spalmarsi sulla pelle, sono state declinate in tutte le textures possibili, assicurando la protezione necessaria anche a chi – come me – non usa mai meno della protezione 30. Un pensiero grato va al gel doposole all’aloe, che mi ha permesso più di una volta di dormire la notte.
cat
13 Aprile 2015 at 9:51Quanto mi piace questa signora Chef. Ho avuto modo di vederla lavorare da vicino-vicino.
STREPITOSA!
oliviachierighini
13 Aprile 2015 at 11:50Vero! Molto intelligente e curiosa ma con un approccio rigoroso.