Federico Vitiello: MOODglass

31 Agosto 2015

Oggi è il grande giorno: come preannunciato ieri, potete pre-ordinare i vostri MOOD glass su www.M-O-O-D.com attraverso Kickstarter. Ricordatevi che con il codice OQB4MOOD avrete una sorpresa personalizzata OliviaQuantoBasta, un set aggiuntivo di mattoncini tra cui spiccherà il melograno e tutti i simboli che mi vorrete suggerire in questi giorni.

Volete sapere qualcosa di più sull’ideatore di MOOD glass?

Ecco a voi una chiacchierata con Federico Vitiello, che vi racconta di prima mano com’è nato  il progetto MOOD.

Cosa ti ha spinto a sviluppare MOOD?

Lo scorso anno, ero “sistemato”. Ho avuto la fortuna di poter amministrare ed essere socio di una agenzia di web marketing, sorella di due importanti agenzie locali. Portfolio clienti nazionali già avviato e buone soddisfazioni economiche personali. Eppure è arrivata la crisi personale. Non riuscivo a togliermi dalla testa quella voglia di mettermi realmente in gioco. Di costruire qualcosa da zero.

Ricordo un episodio della mia infanzia, quando mia nonna mi chiese cosa volevo fare da grande. “io sarò un inventore!”. “E cosa inventerai nevodo?” (mia nonna è friulana di Marano Lagunare). Ed io convinto: “La catapulta!”. “Ma la catapulta l’hanno già inventata…” “E io l’invento di nuovo” senza batter ciglio. Non avevo ben capito il concetto di invenzione…

Ed è con lo stesso spregiudicato ottimismo che a novembre mi sono licenziato per andare ad re-inventare qualcosa che già esisteva. Un paio di occhiali.

Com’è nato – sul serio – MOODglass?

A gennaio 2014 volevo creare un paio di occhiali per me stesso da poter utilizzare in barca o andando ad arrampicare. Volevo un paio di occhiali confortevole e durevole. Ma cercavo anche qualcosa che potesse essere diverso, che mi permettesse di esprimere la mia personalità. Questo desiderio ha incontrato la mia passione per i Lego, il gioco di costruzioni che ha stimolato la creatività di innumerevoli generazioni. La creatività dei mattoncini mi permetteva anche di spezzare il solito ciclo compra-usa-getta.

Ho coinvolto Henry Bonamigo, amico modellatore 3D che a partire dai miei schizzi a penna ha realizzato il primo prototipo. I primi tentativi sono stati orribili, poi siamo arrivati a un paio di occhiali semplici, puliti, realizzati con stampante 3D e con il look che desideravo…E’ a quel punto che ho capito di avere in mano più di un paio di occhiali. Avevo creato una piattaforma di espressione personale. Qualcosa che poteva essere minimal fashion ma anche sfacciatamente eccentrico a seconda dei mattoncini che ci mettevo su.

Mi sono accorto che gli occhiali raccontano una storia affascinante. Perché comprare un occhiale per una situazione formale e uno per quando siamo in vena di fare festa? Avevo creato qualcosa che va oltre la personalizzazione. Un oggetto che si adatta e influisce sul tuo mood del momento. Infinite volte. Nel febbraio 2014 è nato il marchio MOOD e il sito www.M-O-O-D.com disegnati e realizzati da mio fratello, Blaz Kemperle.

È trascorso molto tempo. Cos’hai fatto fino ad oggi?

A febbraio 2014 ho ricevuto l’offerta di gestire un’agenzia di web marketing. Il tipo di offerta che non si può rifiutare. Ho messo così da parte l’idea embrionale di MOOD ma il tarlo di creare qualcosa di mio non mi usciva dalla testa. Ho deciso di testare se l’intuizione di un anno prima avesse qualche valore, ho preso un blablacar fino a Berlino, lì ho fermato persone a caso per strada invitandole a reinterpretare gli occhiali a modo loro, raccogliendo le email degli interessati a comprarli. Il feedback è stato travolgente.

Hai avuto contatti con grandi aziende?

MOOD è pubblico da poco più di una settimana, senza alcun budget promozionale, si basa unicamente sul passaparola delle persone interessate. Non vogliamo per ora proporci a grandi aziende perché non vogliamo solo creare un nuovo paio di occhiali. Vogliamo provare a cambiare le regole del gioco. Abbiamo già ricevuto offerte da alcuni investitori. Cortesemente rifiutate perché vogliamo essere fedeli al modello che ci siamo prefissi di perseguire.

Il primo di settembre gli occhiali MOOD saranno disponibili in pre-acquisto dal sito www.M-O-O-D.com tramite la piattaforma di crowdfunding Kickstarter. Se – e solo se – abbastanza persone saranno interessate al punto da pre-acquistarli, li produrremo e MOOD diventerà un reale prodotto.

Crediamo che questo sia un modo più corretto di fare impresa. Non cerchiamo di fare il lavaggio del cervello alle persone a suon di annunci pubblicitari, ma proponiamo qualcosa che se piace realmente si realizza, altrimenti è stato un bell’esperimento.

Cosa dice la Lego riguardo i vostri occhiali?

Ormai da diversi anni il sistema di incastro Lego non è più protetto da copyright. Esistono infatti diverse aziende che creano mattoncini compatibili, con marchi diversi. Insieme ad ogni paio di occhiali sarà possibile acquistare anche i mattoncini MOOD bricks progettati per avere la massima resa sugli occhiali e moltiplicare all’infinito le possibilità di divertimento grazie a combinazioni di colori, lettere e simboli. Stiamo inoltre avviando collaborazioni con artisti internazionali che produrranno edizioni limitate di mattoncini che esprimono il loro stile.

Chi sono i tuoi ispiratori?

Oltre alla Lego – che mi ha insegnato a cominciare da zero senza aver paura di sbagliare – sono così tanti che ho paura di dimenticarne qualcuno di importantissimo. Vorrei citare il video-maker Casey Nistat, Richard Branson per l’impresa, Seth Godin per la comunicazione diretta, Steve Blank per imparare a fare startup, Simon Sinek che mi ha fulminato durante un Ted e Yannick Noà!

Perché hai scelto Trieste per la progettazione e lancio del tuo prodotto?

Trieste è una città di confine che mi ha permesso di essere velocemente in tutto il centro Europa, a Trieste ho trovato il prolifico ambiente di Impact Hub, acceleratore di startup situato nel cuore della città, che non solo è un piacevole ambiente di lavoro, ma fornisce anche buoni contatti con un network internazionale di professionisti. A Trieste vive e lavora la maggior parte del team MOOD. E io, nonostante sia uno spirito nomade, amo profondamente questa città. Ogni mattina presto vado a correre in bosco e nuotare al largo della strada costiera e mi sento in vacanza. Non ci sono molti luoghi al mondo dove la qualità della vita è così alta. E poi c’è il mare.

 

federico vitiello_bnShort bio di Federico Vitiello

Trieste, classe 1985. Dal corso di laurea in Tecnologie Web e Multimediali dell’Università di Udine arriva a IKON, dove ricopre il ruolo di SEO e Web Marketing specialist.

La sua passione per la tecnologia applicata all’usabilità e il marketing gli ha permesso di portare idee e innovazione in ogni nuovo progetto.

Nel 2011 ha co-fondato (coordinando sviluppo e marketing) 20km.info, tech startup che fornisce alle PMI strumenti di web marketing usabili perfino da principianti totali. Mentore per lo StartupLive Klagenfurt. Formatore su SEO, SEM, Social e Web Marketing per ENAIP, IRES, Adecco, è ora fondatore e amministratore di www.M-O-O-D.com e consulente free-lance di digital strategies.