Se non sai fare un’omelette, rischi di fare una frittata e non sto parlando in senso lato.
L’omelette e la frittata sono gemelle diverse. Si tratta sempre di uova sbattute e cotte in padella ma bastano pochi accorgimenti per ottenere l’una o l’altra. Una è un po’ più tenerina, l’altra sta più sulle sue; una è schizzinosa e non vuole aggiunte, l’altra è più promiscua. Vediamo nel dettaglio le differenze.
L’omelette alla francese
“Quante uova?’”
Questa è la tipica domanda che ti rivolgono alla mattina, in Francia, quando chiedi un’omelette per colazione. Noi italiani siamo salutisti e difficilmente mangiamo più di due uova per volta, mentre Oltralpe la norma è un’omelette fatta con tre uova o più (del resto quel mangione di Obelix se lo sono inventato loro). L’omelette non si spartisce mai: si fa in un padellino monoporzione e si mangia tutta intera, nuda o con il suo carico di ripieno e tassativamente cotta nel burro. Quello che la differenzia da una frittata è che si cuoce solo su un lato e si ripiega quando il centro è ancora morbido e “bavoso” come dicono loro. Per farla, ti serve la classica padella dal bordo basso, grande in proporzione alle uova che cuocerai; per 2 o 3 uova, te ne basterà una da 16-18 centimetri di diametro.
La frittata all’italiana
Nella frittata, oltre alle uova, si potrebbe aggiungere un po’ di panna e un po’ di formaggio grattugiato, in alcune varianti regionali persino la farina. In realtà, le frittate sono di molti tipi ma quello che le accomuna tutte è che si devono cuocere in maniera uniforme su entrambi i lati.
Da sempre – e con “sempre” mi riferisco a quando si cucinava nelle stufe a carbone o nei camini – per fare una frittata è una buona idea avere un gira frittata o una pentola apposita che ti evita di ribaltare manualmente la frittata o di farle fare “il salto” dalla padella, operazione veramente perigliosa e quasi impossibile da effettuare con una frittata molto alta. Le frittate, infatti, generalmente sono piuttosto spesse, incorporano altri ingredienti come patate, erbe o verdure. Possono essere grandi quanto vuoi e contenere tutte le uova di un pollaio perché si servono tagliate a spicchi o a quadri, tiepide o fredde.
Sei così confusa che non sai neanche come ti piacciono le uova!
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E tu lo sai come preferisci le tue uova? Omelette o frittata? Intanto nella ricetta che segue, trovi una vera omelette alla francese spiegata bene.
Come fare la classica “omelette aux fines herbes”
L’omelette con le erbe aromatiche altro non è che la base per imparare a fare una semplice omelette, però detto in francese suona benissimo.
Per una porzione ti servono:
- 2 uova grandi
- 10 g d i burro
- Burro q.b. per finire
- Un cucchiaino di prezzemolo tritato
- Un cucchiaino di erba cipollina
- Sale q.b.
- Pepe bianco q.b.
Cosa devi fare:
- Rompi le uova in una terrina e sbattile leggermente con una forchetta insieme a un pizzico di sale e un pizzico di pepe bianco. Aggiungi anche le erbe.
- Scalda la padella e fai sfrigolare il burro a fuoco vivace.
- Versa le uova e, non appena vedi che si rapprendono, porta i bordi verso il centro, in modo da cuocere uniformemente l’omelette.
- Quando il centro è ancora filante, spegni il fuoco e attendi un attimo.
- A questo punto, inclina leggermente la padella verso destra, in modo che l’omelette scivoli verso il bordo e tu possa ripiegarla verso il centro. Fai la stessa cosa dalla parte opposta.
- Rovescia l’omelette su un piatto tiepido e lucidala con un pezzettino di burro.
Le solite raccomandazioni
Fai l’omelette e servila subito senza porre tempo in mezzo. Il grande Bocuse diceva che sono i commensali a dover aspettare l’omelette, non viceversa.