Lo sappiamo tutti che non bisogna mai smettere di studiare ma – in tutta onestà – non è per niente facile, soprattutto quando questa necessità fa a botte con il lavoro, il tempo e soprattutto con i neuroni che non sembrano più quelli perfettamente attivi all’università. La verità non è che superati i trenta si diventa delle babbione: il cortocircuito mentale deriva semplicemente dal multitasking che pratico come sport estremo, ne sono certissima.
Ogni tanto seguo i miei bravi corsi di aggiornamento ma trovo a stento la forza di presentarmi puntuale, figuriamoci se mi ricordo di fare i compiti assegnati. Quindi – giunta alla conclusione che l’impegno accademico tradizionale è fuori portata e che mi fa venire anche un po’ di nausea – ho accolto con gioia i corsi di Prêt a Parler, una scuola di lingue milanese (finalmente) fuori dagli schemi.
Si può fare lezione di francese (ma anche di inglese e spagnolo) seguendo professionisti madrelingua che propongono piacevoli laboratori nel proprio settore di competenza.
Questa mattina, per esempio, ho dato una rinfrescata alla terminologia della pasticceria d’Oltralpe grazie a un workshop sulle madeleines di Commercy e le gaufres di Liegi, tenuto dalla simpaticissima Antonella, italo-belga di Bruxelles (puoi seguirla anche tu su Ma Cuisine Royale).
Le ore sono volate tra un “fouetter bien” e un “pas peur du beurre”, con i momenti di pausa e chiacchiere resi ancora più piacevoli da un ottimo caffè espresso preparato con l’ultimo modello delle macchine automatiche della Gaggia, sponsor dei corsi di cucina nello spazio Presso.
Alla fine ho imparato a fare le madeleines con la favolosa ricetta di Philippe Conticini, ho finalmente scoperto il segreto di una gaufre caramellata e ho ricominciato persino a pensare con la R arrotata.
Due noticine prima di cominciare:
- Devi avere in casa (grazie Amazon!) uno stampo in silicone da madeleines
- Prepara il composto il giorno prima e conservarlo in frigorifero 12 ore. Se lo fai il sabato sera prima di uscire, la domenica mattina potrai infornare le madeleines per colazione.
Gli ingredienti per circa 24 madeleines:
- 3 uova grandi (150 g di uova in totale)
- 140 g di zucchero
- 125 g di farina setacciata
- 135 g di burro fuso (a temperatura ambiente)
- 50 g di latte
- 5 g di lievito per dolci (un cucchiaino da caffè)
- 5 g di sale
- 2 cucchiaini di scorza grattugiata di limone
- un cucchiaino di essenza di vaniglia
- un cucchiaio da tavola d’olio di vinacciolo o d’arachide
Come procedere?
- Fai fondere il burro nel microonde o a bagnomaria e lascialo raffreddare.
- Nel frattempo batti con la frusta – elettrica, per carità, io l’ho fatto a mano e mi è passata la voglia – le uova con lo zucchero, il sale e gli aromi fino a quando il composto diventa spumoso, raddoppiando di volume.
- Incorpora l’olio e la farina setacciata, poco per volta.
- Incorpora il burro a filo, come quando si fa la maionese, per emulsionare bene
- Aggiungi il latte e non stancarti di mescolare.
- A questo punto, il composto delle madeleines è pronto per essere lasciato riposare in frigorifero per 12 ore. Questo passaggio fondamentale garantirà che i pasticcini lievitino mantenendo la giusta morbidezza all’interno.
Istruzioni di cottura:
- Accendi il forno ventilato a 180°C.
- Imburra il tuo stampo per madeleines in silicone (se è di metallo dovrai anche infarinarlo).
- Riempi ogni conchiglia per 3/4 e rimetti lo stampo al freddo fino al momento di cuocere.
- Le madeleines devono restare in forno per circa 12 minuti, fino a quando saranno bombate e dorate. Eventualmente prosegui la cottura ancora un po’.
- Appena pronte, sformale subito su una gratella per lasciarle raffreddare.
Se hai bisogno di riutilizzare subito lo stampo in silicone, è sufficiente imburrarlo nuovamente senza lavarlo, mentre un altro stampo dovrà essere pulito.
Ancora un paio di trucchi:
L’aromatizzazione delle madeleines può variare come il tuo umore. Prova con essenza di bergamotto, fiori d’arancio o mandorle amare. Per le madeleines al cioccolato, sostituisci pochissima farina con altrettanto cacao oppure prova il gusto del tè verde matcha. Per utilizzare il cioccolato fondente, bisognerebbe cambiare completamente composto, perché il cioccolato è una materia grassa; se lo desideri puoi aggiungere all’impasto gocce di cioccolato o uvetta sultanina.
Mi fai sapere com’è andata?
E come al solito, se questo post ti è piaciuto, sarò felice se lo condividerai.
Lina
5 Febbraio 2017 at 20:03ricetta strepitosa! tra i dolci meglio riusciti della vita, grazie 🙂