Dopo aver disquisito ampiamente qui del motivo per cui se desideri un piatto di risotto al ristorante, probabilmente dovrai chiedere a un commensale di prendere con te lo stesso piatto – visto che nel menu è offerto quasi sempre per due persone – per totale (in)coerenza e in onore di San Valentino, ecco la ricetta del risotto alla melagrana, rigorosamente con dosi per una coppia.
Ovviamente nessuno ti vieta di dimezzare la dose o di mangiarti centoquaranta grammi di riso, perché la cosa più importante è proporzionare le dimensioni della casseruola alla quantità di risotto che cucinerai
Una porzione standard di risotto è di circa 60-80 grammi di riso crudo. Puoi utilizzare il tipo di riso più adatto al condimento del risotto e procedere esattamente come con le dosi più grandi. Per una porzione singola, ti basterà una casseruolina da 12 centimetri per una sola persona, da 16 se siete in due. Sceglila bella, di rame o alluminio, che oltre a garantirti un’ottima conduzione del calore, appagherà anche quel senso estetico che in cucina è fondamentale.
Parliamo un po’ della melagrana
Negli ultimi anni, la passione per i superfood ha riportato in auge la melagrana, spingendone la coltivazione soprattutto nel Sud Italia, dove il clima ricorda quello di Iran e Afghanistan, sue terre d’origine. Simbolo di fertilità e ricca di proprietà benefiche, è sempre più usata in cucina, soprattutto nei piatti salati.
Non è solo una questione di salute e di ricerca costante di cibi antiossidanti: la melagrana è un piccolo gioiello gastronomico. Il suo sapore dolce e acidulo la rende perfetta per esaltare alcuni piatti nei risotti, ad esempio, aggiunge quella nota fresca e leggermente tannica che bilancia la cremosità del burro e del formaggio. E poi, vogliamo parlare dell’effetto scenografico? Quei chicchi rubino che spuntano tra i chicchi di riso trasformano il piatto in un gioiello.
Un risotto alla melagrana per San Valentino?
Se vogliamo scadere nel cliché – vogliamo, vogliamo – possiamo dire che fare per San Valentino un buon risotto è un atto d’amore. Personalmente, propenderei per atti d’amore più frequenti, ma intanto occupiamoci di questo.
Cosa ti serve:
- 160 g riso Vialone nano
- 1 cucchiaio cipolla bianca tritata
- 2 cucchiai olio d’oliva
- 500 g brodo vegetale
- 100 g succo di melagrana
- 100 g chicchi di melagrana anche surgelati
- 150 g vino bianco
- 1 cucchiaio burro freddo
- 1 cucchiaio formaggio Grana Padano grattugiato
- q.b. pepe
Cosa devi fare:
- In un padellino, fai appassire la cipolla tritata fine nell’olio e tienila da parte.
- Porta a bollore il brodo vegetale e tienilo in temperatura.
- In una casseruola piccina, inizia a tostare il riso con un cucchiaio d’olio, poi sfuma con il vino bianco.
- Quando il vino è sfumato, aggiungi la cipolla, il succo di melagrana e un cucchiaio di brodo bollente. Accendi il timer. Procedi con la cottura del risotto, mescolando e aggiungendo brodo quando necessario. Dopo 14 minuti da quando hai iniziato ad aggiungere i liquidi, assaggia per valutare sale e cottura.
- Il risotto deve essere cotto ma con il riso ancora leggermente al dente.
- Sposta la casseruola sul piano di lavoro o su un punto di cottura freddo e inizia mantecare, aggiungendo i chicchi di melagrana, il burro e il formaggio grattugiato. Mescola e sbatti per qualche minuto, poi versa il risotto all’onda nei piatti piani.
Finisci con una spolverata di pepe e, mi raccomando, lascia riposare il risotto almeno 3 minuti prima di servirlo. I risotti con una buona componente acida sono apprezzabili a una temperatura inferiore alla lava.