Apro la settimana della Milano Design Week con un evento Fuorisalone dedicato al food design:
alla SPD Scuola Politecnica di Design, sono esposte 18 opere di giovani laureati e di studenti promettenti.
The Next Supper getta uno sguardo globale sul concept del cibo, con un taglio definito retro futuristico: i lavori esposti sono frutto di una riflessione sul passaggio tra il concetto di cibo tradizionale, il moderno approccio alla nutrizione e un’ipotesi sulla godibilità individuale o collettiva del cibo in un prossimo futuro.
I progetti esposti vogliono illustrare anche gli aspetti emozionali insiti nel gesto di nutrirsi: ironia, nostalgia, comfort, generosità, censura, speranza.
Alcuni progetti sono già entrati a pieno titolo nell’immaginario di chi è appassionato di food design: ad esempio Cadeau – di Lorenzo Damiani, 2003 – è un biscottino pretagliato con una fessura che gli permette di restare in bilico su una tazza, trucco ben conosciuto da tutte le appassionate di biscotti decorativi.
KI.RA – di Kostantia Manthou 2014 – lo stampo in ceramica che permette di cuocere un involucro commestibile di pasta o di pane, comprensivo di coperchio, per trasportare i cibi o per servirli, richiama palesemente lo strattagemma di svuotare le pagnotte per trasportare in cibo in pineta (tipico sport estivo italiano) o per servire la zuppa di cipolle.
Slim Chips è una riflessione tagliente sul consumo di junk food: Hafsteinn Jùlìusson impacchetta triangoli stile nachos di carta aromatizzata, virtualmente priva di valore nutritivo, che permette di indulgere a un gesto come quello di sgranocchiare patatine senza sentirsi in colpa. Dello stesso designer, insieme a Rui Pereira, arriva anche un piatto dietetico – wheel of nutrition del 2011 – disegnato come memorandum della corretta assunzione degli elementi nutritivi fondamentali.
Avete presente quei momenti in cui mangereste un tavolo? Ecco Il sapore dei mobili, lo stampo per dolcetti che offre un arredamento in formato mignon.
Diabolica l’invenzione di Corolla – di Alessandro Stabile e Isaac Pineiro, 2010 – il vassoietto da avvitare su un barattolo grande di Nutella: serve ad appoggiare il cibo che s’intende pocciare nella crema di nocciole, nello stile della bourguignonne più chic o fonduta al cioccolato per studenti affamati (la vedete in secondo piano nell’immagine precedente).
Irresistibile, al limite del furto, l’istallazione Gold Digger – di david/nicolas 2013: tutti gli snack al cioccolato più conosciuti (Baci Perugina, KitKat, Bounty etc) sono stati dipinti di oro commestibile e posti su un velluto rosso cardinalizio, per dare l’impressione di essere intoccabili e preziosi. Come dire: il lusso è solo un attimo e non dura a lungo.
Per vedere di persona tutti i progetti:
Scuola Politecnica di Design SPD – via Carlo Bo, 7 – Milano
THE NEXT SUPPER – Milano Design Week – 14-18 aprile 2015
Dalle 10 alle 18, ingresso libero
chiara fossati
13 Aprile 2015 at 14:14Fantastico!
Spero di riuscire ad andare, se non altro per le SLIM CHIPS che mi paiono geniali!!!
oliviachierighini
13 Aprile 2015 at 16:45Veramente interessante. Se dovessi scegliere adesso una facoltà universitaria a cui iscrivermi, farei la SPD.
Foresta Blu di Fabrizio Plessi - OliviaQuantoBasta
13 Aprile 2015 at 21:16[…] per caso passate allo IULM per questa mostra di food design, salite anche alla Contemporary Exhibition Hall dove, fino al 31 ottobre 2015, rimarrà istallata […]