Lo confesso, sono una fanatica del bubble tea e un’assidua frequentatrice dei locali che in tutte le China Town occidentali stanno aprendo come funghi. Un’amica mi ha sgridato: “Perché non te lo fai a casa? Ti derubano”. Il bubble tea è la mia colazione estiva da anni ma il fatto di andare a passeggio con un bicchierone pieno di liquido – troppo zuccherato e zeppo di gelatine di frutta dai sapori improbabili – è un piacere frivolo e ineffabile.
Che cos’è il bubble tea? Innanzi tutto il nome è una storpiatura inglese di boba, che è il soprannome taiwanese delle perle di tapioca. Il bubble tea è sostanzialmente un tè shakerato con latte e tapioca, da bere rigorosamente con una cannuccia grande.
Il bubble tea è stato inventato negli anni ’80 a Taiwan e secondo me è per questo che ricorda il cibo dei cartoni animati. Quanto a simpatia e infantilismo, lo affiancherei ai dorayaki. Ne esistono molte varianti ma le più kitsch sono quelle fredde, estive. Il latte può essere sostituito da yogurt o gelato; le perle di tapioca possono essere nere o colorate; il tè può essere verde o nero ma inevitabilmente addolcito con sciroppi dolcissimi di varia origine. Le sferette che si depositano sul fondo del bicchiere – da succhiare e far esplodere in bocca – possono essere tapioca o gelatine di frutta che in gergo si chiamano poppy. Chi sa qualcosa di cucina molecolare, riconoscerà immediatamente le gelatine come un prodotto di sferificazione prodotto con alginato di sodio e cloruro di calcio.
Come fare il bubble tea a casa? È inevitabile trovare un negozio di prodotti orientali o procurarsi su internet le famose perle di tapioca. Prima di cuocerle, devi metterle a bagno in acqua fredda per 10 minuti. Porta a ebollizione 8 parti d’acqua per ogni parte di tapioca, versa le perle e falle cuocere fino a quando diventeranno traslucide (dai 10 ai 15 minuti, dipende dalla qualità e dalle dimensioni) continuando a mescolare perché si attaccano facilmente al fondo. Allontana la pentola dal fuoco, coprila e lascia riposare le perle per altri 15 minuti.
Attenzione ai tempi: scolale prima che si disfino miserevolmente creando una poltiglia (del budino di tapioca parliamo un’altra volta), poi coprile con uno sciroppo di frutta o uno fatto con due parti d’acqua e una di zucchero. Le boba si conservano nello sciroppo per molti giorni, in frigorifero, ma con il tempo cambiano consistenza e diventano più dure.
Prepara il tè che preferisci – purché sia abbastanza forte – aggiungi una nuvola di latte, metti nello shaker e scuoti, con o senza ghiaccio, poi versa in un bicchiere alto in cui avrai messo qualche cucchiaio di perle. Se alla fine della preparazione non sarà abbastanza dolce, puoi aggiungere un po’ dello sciroppo in cui sono immerse le perle di tapioca.
Il tè shakerato ti sembra uno sbattimento? Pensa che in realtà, se usi gli ingredienti freschi e limiti lo zucchero, è molto salutare perché le perle di tapioca sono nutrienti e digeribili.
Per riassumere, per una porzione di bubble tea hai bisogno di questi ingredienti:
- 20 g di perle di tapioca da cuocere in 160 g d’acqua
- 140 g d’acqua con 70 g di zucchero per fare lo sciroppo di zucchero (o uno sciroppo aromatizzato)
- Una tazza di tè forte (quello che preferisci)
- Latte fresco o condensato (oppure il latte vegetale che preferisci, meglio se mandorle o cocco)
- A scelta: pezzettini di frutta sciroppata e poppy di frutta o cocco, nettare o succo di frutta.
Disclaimer: tutti gli ingredienti citati si trovano nel negozio orientale di cui sopra. Perdersi tra lo scatolame dalle scritte incomprensibili è un’esperienza che sviluppa il desiderio di sperimentazione. Se il risultato non dovesse ripagare la tua pazienza, cerca sul web la catena di bubble tea più vicina.