Portare i bambini a museo – o comunque organizzare delle attività didattiche arricchenti anche fuori da scuola – è un impegno bellissimo anche se, talvolta, economicamente gravoso.
I bambini entrano gratuitamente nei musei quasi esclusivamente fino a 5-6 anni ma i musei nazionali offrono tariffe agevolate o simboliche – come un ingresso a 1 euro.
Per trovare giornate totalmente gratuite per i bambini, bisogna avere un po’ di pazienza e tenersi informati attraverso le pagine dei quotidiani locali o le pagine dedicate alla cultura nei siti web dei singoli comuni. Musei e fondazioni sono ormai particolarmente ben organizzati on line e offrono attività multimediali per i bambini e tour virtuali.
I workshop purtroppo sono spesso a pagamento – addirittura possono essere gli accompagnatori adulti a non pagare! – eccetto quelli organizzati appositamente a scopo promozionale dalle singole associazioni oppure da fondazioni come Pirelli, Prada e Pinault.
Tuttavia, una gita a museo con tutta la famiglia è un investimento culturale di cui non ti pentirai mai. Ecco qualche esempio di quali siano i posti in cui portare i tuoi figli il prima possibile, perché pensati appositamente per loro.
Una città che merita il viaggio per ogni bambino è Genova: ci vorranno un paio di giorni per godere appieno di tutte le attrazioni presenti al Porto Antico. L’acquario ha un enorme padiglione dei cetacei, 70 vasche, 400 diverse specie animali per più di 15.000 animali. Si possono ammirare i cuccioli di pinguino appena nati o trascorrere la notte in sacco a pelo accanto alla vasca degli squali. Accanto all’acquario c’è la Biosfera, un piccolo giardino botanico a pelo d’acqua dove, sotto la guida di personale esperto, si possono imparare a riconoscere le piante impiegate dall’uomo come la gomma da masticare, il caffè, la vaniglia e tanti alberi da frutto esotici. Per i lettori, c’è la Biblioteca Edmondo De Amicis con 70.000 titoli per ragazzi. Per chi si dedica agli esperimenti, invece, la tappa obbligatoria è alla Città dei Bambini e dei Ragazzi: è una grande area gioco di oltre 3.000 metri quadrati – con più di 90 exhibit multimediali e interattivi – per visitatori tra i 2 e i 12 anni. Infine, per chi è affascinato dal mare, c’è Galata Museo del Mare: un viaggio dalle antiche navi fino al sommergibile Nazario Sauro, ancorato nel porto, passando attraverso sale dedicate alle strumentazioni, ai globi, agli atlanti, a chi ha sfidato in mare per migrare e a chi lo ha esplorato sopra e sotto la sua superficie.
A Milano c’è il MUBA – Museo dei Bambini, aperto da pochi anni ma già un’istituzione cittadina. Il MUBA è ospitato nella storica Rotonda della Besana ed è circondato da un giardino pubblico molto frequentato; offre mostre interattive ed è sede permanente di ReMida, laboratorio sul riciclo e riuso.
Per stimolare i bambini è importante dare loro alternative interessanti al gioco puro e semplice.
A Venezia, Palazzo Grassi e Punta della Dogana propongono una serie di appuntamenti e attività dedicati ai piccoli visitatori e ai loro genitori. Al sabato pomeriggio ci sono speciali laboratori hands-on che coinvolgono i bambini nel processo creativo, con l’invito a esprimere idee e sentimenti. Il Museo Guggenheim, invece, ha istituito i Kids Day, laboratori gratuiti rivolti a bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni. Hanno luogo tutte le domeniche dalle 15.00 alle 16.30 presso il museo. Il progetto introduce i piccoli visitatori all’arte moderna e contemporanea in modo accessibile e coinvolgente, dando la possibilità ai bambini di imparare e sperimentare tecniche e tematiche artistiche diverse a ogni appuntamento.
A Bergamo, l’Orto Botanico dedica ogni domenica pomeriggio ai bambini per risvegliare – senza alcun esborso da parte dei genitori – la loro curiosità e il loro interesse verso il mondo vegetale. I piccoli, tramite semplici esperienze interattive, scoprono le curiosità e le sorprese che la natura riserva.
A Napoli, la Città della Scienza offre un’Officina dei Piccoli (da 0 a 11 anni) in cui i bambini possono interagire con le esposizioni in corso. Poco distante da Portici, invece, c’è il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, uno dei luoghi simbolo della storia delle Ferrovie dello Stato Italiane a partire dalle prime officine borboniche. Con un biglietto simbolico di 1 euro, i bambini possono prendere parte al viaggio virtuale, con realtà aumentata, del primo treno della Napoli – Portici: la mitica locomotiva Bayard.
Per concludere in bellezza, a Roma ci sono Technotown – una ludoteca tecnologico-scientifica nel cuore di Villa Torlonia, dove convivono natura, tecnologia e creatività – e Explora, il Museo dei Bambini di Roma, che si dedica a rispondere ai “perché” attraverso istallazioni e uno staff competente, capace di stimolare la curiosità e indirizzarla verso la scoperta dei tanti esperimenti scientifici a disposizione. Explora istituisce delle giornate ad ingresso gratuito – potrai trovare tutte le date sul sito nell’area biglietteria – mentre i Musei Vaticani aprono le porte gratis ogni ultima domenica del mese.
[Questo articolo fa parte di una serie di contenuti che ho sviluppato per Ricercamondo, un’iniziativa creata da Henkel per avvicinare i bambini al mondo della scienza, incoraggiandoli a imparare in modo facile e divertente. Lanciata con il nome di Forscherwelt (mondo dei ricercatori) nel 2011 a Düsseldorf, questo progetto prevede un programma di studio per le scuole elementari.]
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