Parliamo dello Spritz in tutte le sue varianti, dalla A alla Z (anche se con la z onestamente non ho trovato nulla e mi sono fermata alla p…attendo suggerimenti).
Lo Spritz è diventato talmente celebre che, da cocktail prettamente veneto, si è trasformato in drink universale, persino già pronto e imbottigliato nella versione Aperol.
Le origini dello Spritz
La storia dello Spritz è nota: il nome comincia a diffondersi durante la dominazione austriaca del Veneto (per un rapido ripasso di storia, dal 1815 al 1866).
I soldati in libera uscita amano i vini bianchi locali ma, per evitare esagerati giramenti di testa, adottano l’usanza locale di allungare “l’ombra” con dell’acqua (per i not-speaking-veneto, per ombra si intende un mezzo bicchiere di vino bianco, bevuto a tutte le ore). Nello specifico, chiedono di aggiungere, se disponibile, acqua di soda inventata a fine ‘700 da Jacob Schweppe: il nome Spritz nasce semplicemente dal verbo tedesco spritzen che significa appunto “spruzzare”.
Il primo Spritz: lo Spritz bianco
Ancora oggi se chiedi uno Spritz bianco in Veneto, ti sarà servito un calice di vino bianco fermo, spruzzato con soda o gassosa e una scorzetta di limone.
Le prime evoluzioni dello Spritz – che portarono al cocktail contemporaneo – si vedono a partire dalla diffusione dei sifoni per il Seltz nei primi anni del ‘900 e con la moda di aggiungere un goccio di bitter a partire dagli anni ’20 del secolo scorso.
Vino bianco fermo o Prosecco?
Attualmente il Prosecco è l’ingrediente principe per lo Spritz, declinato in tutte le sue varianti più o meno celebri
Aperol e Campari Spritz
Lo Spritz maggiormente richiesto è senza dubbio l’Aperol Spritz, complice anche un’ottima campagna di marketing durata decenni.
La ricetta ufficiale IBA dello Spritz
- 3 oz Prosecco
- 2 oz Aperol
- splash Soda
Da questa base si passa alle varianti: la prima è quella a base di Campari che fa virare il colore del cocktail da arancione a rosso.
Select Spritz
A volte viene chiamato semplicemente Veneziano: lo Spritz miscelato con Select possiede una nota amara, erbacea e aromatica molto apprezzata dagli intenditori. In maniera analoga, si usa il Punt e Mès, vermouth dalla nota chinata nato nel 1870.
I twist più moderni dello Spritz
Una volta assodato che con il Prosecco giusto e uno splash di bitter viene bene qualsiasi cocktail, negli anni si sono sperimentate varianti con Cynar, Rabarbaro, liquori e amari che esprimono di volta in volta note fruttate, floreali o prettamente erbacee.
Hugo Spritz, il più estivo
Trovi QUI un articolo dedicato interamente a questo cocktail prettamente estivo. L’Hugo è un cocktail nato nel 2005 in Alto Adige dal bartender Roland Gruber: alla base prosecco, si aggiungono sciroppo di sambuco, soda, menta e lime. Sempre in Alto Adige, è molto diffusa la versione dell’Hugo alla mela.