Tra i vari esseri viventi che soggiornano a casa mia, posso annoverare anche un lievito madre creato da me e nutrito amorevolmente.
Come capita a – credo tutti – quelli che trattano con il lievito madre, ogni due giorni mi si pone il dilemma se buttarne via una parte o usarlo. L’alternativa è avere un blob gigantesco che – a forza di rinfreschi – può ingurgitare la cucina in capo a una settimana.
Il punto è che, quando mi serve, me ne serve molto e non ho voglia di rimandare un impasto perché non ho abbastanza materia prima; allo stesso tempo, se ne ho mezzo chilo, al giro successivo sarà triplicato.
La soluzione è fare e disfare come Penelope: ogni due o tre giorni ne tengo una pallina minuscola e butto in forno qualcosa di voluminoso di cui ho la certezza faranno man bassa gli altri esseri viventi casalinghi (gatta esclusa).
Le sto provando tutte: pane, focacce, dolci lievitati, pani dolci.
Ieri è toccato a un “panfrutto” – un incrocio tra un pane dolce e un plum cake parecchio denso di frutta secca – molto adatto alla colazione.
COSA TI SERVE:
- 250 g di pasta madre (a temperatura ambiente da almeno 2 ore)
- 100 g di latte intero, tiepido
- mezzo cubetto o mezza bustina di lievito di birra disidratato
- 50 g di burro fuso freddo
- 1 uovo (a temperatura ambiente)
- 300 g di Manitoba
- 5 g di sale
- 200 g di frutta disidratata, non ammollata (uvetta, mirtilli, cranberries…vedi tutte le varianti nella nota in fondo)
…e poi c’è la glassa:
- 50 g di burro
- 60 g di zucchero di canna
- 40 g di farina
- 50 g di granella di mandorle e nocciole spezzate
COME FARE:
- Se hai la planetaria ti serve una frusta K, perché l’impasto inizialmente è troppo morbido per il gancio. Comincia a diluire il lievito madre con il latte tiepido in cui hai sciolto il lievito.
- Incorpora l’uovo.
- Aggiungi la farina
- Incorpora lo zucchero e il sale, poi il burro.
- Lavora per circa 10 minuti.
- Copri la ciotola e lascia riposare per 40 minuti.
- A questo punto puoi aggiungere la frutta con delicatezza, senza rilavorare la pasta bruscamente.
- Versa l’impasto in uno stampo da plum cake da 24-26 cm – io lo rivesto con carta da forno – e coprilo con una pellicola. Mettilo in un posto tiepido a lievitare tanto tempo. E poi ancora un po’. Non avere fretta…Insomma non ti azzardare a toccarlo prima di 2-3 ore.
- Mentre il panfrutto riposa, devi preparare la glassa di copertura: metti nel mixer gli ingredienti, fai una palla e mettila in frigorifero.
- Al momento opportuno, accendi il forno: 180°C statico, 170°C ventilato.
- Prendi la glassa dal frigorifero e grattugiala con la grattugia a fori grossi, poi distribuisci i bricioloni sull’impasto, insieme alle mandorle e alle nocciole tritate.
- Fai cuocere per 50 minuti.
POI DEVI SAPERE CHE:
- Quando si lavora con la pasta madre, bisogna avere un po’ di sensibilità sull’umidità finale dell’impasto perché – oltre alle farine che hanno un grado di assorbenza diverso una dall’altra – il lievito stesso non è mai uguale e può essere più o meno idratato. Prova, vedi come ti trovi, poi eventualmente aggiusta il tiro la volta successiva con un cucchiaio di farina in più o in meno.
- Cosa vuol dire frutta disidratata? Se sei messa male, solo uvetta; se fai la spesa, puoi spaziare tra frutti rossi disidratati (fragole mirtilli cranberries), albicocche e prugne tagliate a pezzettini, mix di frutta già tagliata a cubetti.
- Non aspettarti una lievitazione abnorme perché la frutta è veramente tanta. Non è un dolce soffice e fa parte della categoria “migliore il giorno dopo”. Se lo affetti subito, potresti essere poco entusiasta del risultato. Lascialo raffreddare bene e chiudilo in una scatola ermetica. Dura anche una settimana, se dura.