Se vuoi partire per Parigi con la tua famiglia, scegli le attrazioni che i bambini ameranno incondizionatamente, mettendoti al riparo da qualsiasi capriccio, altrimenti il viaggio sarà indimenticabile per le ragioni sbagliate.
Per prima cosa, accantona l’idea di fare shopping.
Tutti i consigli che seguono escludono volutamente i luoghi che potrebbero farli sbadigliare.
La prima cosa, prendi in considerazione una visita guidata su un bus “hop on, hop off”, uno di quegli autobus panoramici a due piani dove puoi sederti comodamente e vedere i monumenti ascoltando la guida con gli auricolari. Ce ne sono di diverse compagnie ma tutti si fermano nei punti strategici di Parigi, dandoti la possibilità di scendere e risalire a piacimento. Questo mezzo è l’ideale se pensi di avere difficoltà a spostarti in metropolitana: a Parigi rischi di camminare per chilometri sotto terra – in barba ai tanto sbandierati “500 metri al massimo” dal punto in cui ti trovi alla stazione più vicina – e ci sono scale più ripide che a Milano. Su un autobus panoramico vedrai la città in qualsiasi stagione senza che i bambini emettano un fiato. Per me ha sempre funzionato. Attrezzati con giacca a vento, sciarpa, acqua e cappello per le note insolazioni parigine.
La prima tappa deve essere per forza la Tour Eiffel. Loro vorranno sapere tutto: quanto pesa, quanto è costata, quanto è alta e soprattutto se possono infilare un modellino nel bagaglio a mano prima di tornare a casa. Per alleggerirti bagaglio e coscienza, prometti immediatamente di far spedire a casa una scatola di LEGO® Architecture con Amazon.
Parigi è la città giusta dove portare lo skate board, i roller o il monopattino a patto che ognuno si trasporti il proprio
Dalla Tour Eiffel puoi imbarcarti su un bateau-mouche per un giro sulla Senna e lo spettacolo di Parigi dall’acqua: i moli si trovano da una parte e dall’altra del fiume tra il Pont d’Iéna e il Pont de l’Alma. Se passi dalla parte del Trocadero, puoi approfittarne per portarli all’Acquario o al Musée de l’Homme, il museo etnografico con percorsi didattici che i bambini alle prese con la preistoria apprezzeranno molto.
Restando invece sulla Rive Gauche, la parte maschile della famiglia non resterà schifata da una visita al Hôtel national des Invalides, il museo militare con annessa tomba di Napoleone. Aspettati sale ricolme di armi, divise e armature dal medioevo alla seconda guerra mondiale che strapperanno ai tuoi accompagnatori gridolini paragonabili ai tuoi…davanti alle vetrine di Chanel.
I ragazzi fino a 18 anni non pagano gli ingressi nei musei nazionali
A due passi dalla collezione di cannoni c’è un museo più rilassante: vai al 79 Rue de Varenne per visitare il Musée Rodin e fare una pausa nei giardini dove i bambini possono girare indisturbati o mettersi a disegnare davanti alla scultura del Pensatore, una delle più celebri della storia dell’arte.
Questo museo può essere lo stimolo giusto per inaugurare un diario delle vacanze – bastano un quaderno e una matita – mentre voi grandi vi godete l’atmosfera di questo posto che personalmente adoro.
Un altro museo da questa parte del fiume che puoi prendere in considerazione – ma solo se i tuoi ragazzi sono un briciolo interessati e tu ci tieni molto a vederlo – è il Musée d’Orsay. Come tutti i musei parigini, ha attività e visite interattive specifiche per visitatori tra i 6 e i 15 anni: ciascuno può scegliere un tema da seguire – eroi, principesse, sport, cinema e altri – e tutta la famiglia focalizzerà la visita senza perdersi di vista.
Per evitare il panico da code, prenota on-line tutte le visite ai monumenti più frequentati
Per unire gioco e cultura, dirigiti ora ai giardini del Luxembourg dove i ragazzi possono giocare a scacchi (area poco distante dall’ingresso di Rue Vaugirard, dove c’è un caffè Angelina fondamentale per il ristoro), andare al laghetto dove si possono far navigare i modellini o sfogarsi nelle aree attrezzate. I giocatori di scacchi sono agguerritissimi e l’ambiente non è propriamente parrocchiale, ma circolano dei veri maestri disponibili a giocare con i ragazzini.
Nella zona di Montparnasse, poco distante dal cimitero (puoi fare una rapida passeggiata tra le lapidi e vedere la tomba di scultori del calibro di Brancusi) a ragazzi poco impressionabili e con uno spiccato lato horror, potrebbe piacere il giro delle Catacombe, l’ossario sotterraneo creato alla fine del ‘700 per bonificare i cimiteri cittadini. Durante la visita fa molto freddo ed è meglio indossare scarpe da ginnastica per non scivolare. Il luogo può stimolare il lato più sciocco degli adolescenti, tentati di perdersi nei cunicoli non turistici – accaduto di recente – o di infilarsi “ossa ricordo” nello zainetto, motivo per cui vengono sovente perquisiti alla fine del percorso.
Nella Parigi medievale dell’Île de la Cité accontentati di vedere Notre-Dame dall’esterno – soprattutto se la coda di turisti circonda l’edificio – e dirigiti piuttosto alla Sainte-Chapelle, la cappella gotica dalle vetrate colorate mozzafiato e alla Conciergerie, l’antico palazzo dei re di Francia che divenne carcere tristemente famoso durante il Terrore e l’ultima dimora di Maria Antonietta in attesa della ghigliottina.
E sulla rive droite? È tutto molto bello ed elegante ma anche faticoso. C’è una passeggiata interminabile da fare attraverso i giardini delle Tuileries fino agli agli Champs-Élysées e poi ancora verso l’Arco di Trionfo, oppure una salita fino al Basilica del Sacro Cuore a Montmartre, la bellezza del Palais Royal o di Place de Vosges. Dipende tutto dalle gambe: io non sono mai riuscita a infliggerla a nessuno se non alle mie migliori amiche.
Di sicuro ti rimane da vedere il museo del Louvre. Nell’età incerta in cui non sai quanto i bambini si reggeranno in piedi, puoi farti prestare gratuitamente un passeggino (per i nonni ci sono anche le sedie a rotelle) e poi limitare la visita a capolavori come la Gioconda, la Venere di Milo o la Nike di Samotracia. Le audioguide con i percorsi per bambini sono fondamentali (e sono supportate da Nintendo 3Ds che loro sanno maneggiare meglio di noi) perché ci sono veramente troppe cose da vedere e difficili da capire. Gli otto dipartimenti sono impegnativi persino per un adulto ma alcune aree meritano anche solo una visita con la testa per aria, guardando architettura e soffitti affrescati.
Infine, se puoi, dedica una giornata intera alla reggia di Versailles (ci sono numerose attività per bambini al Trianon) e alla fine nessuno, proprio nessuno, oserà parlare mai più di Disneyland.
[Articolo molto meno composto dell’analogo pubblicato su donnad.it]