Peggy Guggenheim – Art Addict

2 Marzo 2016
PEGGY GUGGENHEIM ART ADDICT - manifesto
Nei cinema dal 14 marzo.

Al cinema dal 14 marzo 2016

Dopo aver raccontato nel suo esordio alla regia Diana Vreeland, l’imperatrice della moda, Lisa Immordino Vreeland dedica il suo nuovo film – presentato in anteprima ai festival di Telluride e Tribeca e di cui potete vedere qui un estratto sottotitolato in italiano – a un’altra grande protagonista del Novecento: Peggy Guggenheim (1898-1979).

Figura cardine nella storia dell’arte del XX secolo, appassionata collezionista, Peggy Guggenheim è stata una delle più grandi mecenati mai esistite, svolgendo un ruolo determinante nella storia dell’arte del Novecento. Era solita dire che era suo dovere proteggere l’arte del suo tempo; i quadri erano diventati la cosa più importante della sua vita e non avrebbe mai pensato di poter vivere senza.

Grazie a un accesso senza precedenti ai materiali d’archivio, e in particolare alle registrazioni di una lunga intervista rilasciata poco prima della morte e finora considerata perduta, il documentario Lisa Immordino Vreeland offre – anche attraverso la vera voce di Peggy Guggenheim – il ritratto di una figura sempre in anticipo sui tempi, stravagante e anticonformista. Era senza dubbio un’eccentrica ma ha rappresentato un modello di emancipazione femminile, comportandosi esattamente come avrebbe fatto un uomo, quindi in maniera scandalosa per l’epoca.

Una giovane Peggy Guggenheim

Una giovane Peggy Guggenheim, fotografata da Berenice Abbot, (courtesy of Getty Images).

Sullo sfondo dei più importanti avvenimenti del XX secolo – dal naufragio del Titanic, in cui perse la vita il padre, alla Seconda Guerra Mondiale –  Peggy Guggenheim ha segnato un’intera epoca, diventando un punto di riferimento dell’arte moderna e intrecciando la sua esistenza con quella di artisti e intellettuali. Aiutò molti di loro a fuggire dall’Europa – lei stessa rischiò di finire in un lager – e mise insieme la sua incredibile collezione per una somma ridicola – è stata stimata attorno ai 40.000 dollari – ma che oggi vale miliardi.

Per sua stessa ammissione, la sua fu una vita folle, fatta di arte e amore. Senza di lei, geni come Samuel Beckett, Max Ernst, Jackson Pollock, Alexander Calder, Marcel Duchamp, Joan Mirò, Alberto Giacometti, Constantin Brancusi, Piet Mondrian, Salvador Dalì e tanti altri forse non sarebbero stati riconosciuti.