Piadina sfogliata riminese

19 Maggio 2020

Quando senti parlare di piadina sfogliata o alla riminese, sappi che il nome ufficiale è Piadina Romagnola IGP alla Riminese. È una piadina più larga e sottile della IGP classica, che è un po’ più spessa e piccina.

La piadina sfogliata dovrebbe arrivare almeno a 23 cm – ma può arrivare ad un diametro addirittura di 30 cm – e non superare i 3 millimetri di spessore. Ci vuole un po’ di allenamento con il mattarello ma di per sé la ricetta della piadina non ha nulla di complicato.

Puoi considerarla un ottimo rimedio all’assenza di pane, dal momento che non deve nemmeno lievitare.

Cosa ti serve per fare 10 piadine

  • 380 g d’acqua tiepida
  • 880 g di farina 00
  • 25 g di strutto
  • 110 g d’olio d’oliva
  • 20 g di sale

E adesso cosa faccio?

Diluisci in acqua tiepida il sale, l’olio e lo strutto, poi versa a pioggia la farina e comincia a impastare energicamente fino ad ottenere una bella pasta liscia ed elastica.

Sarà tutto più semplice con un’impastatrice, con la macchina per il pane o con il gancio di una planetaria.

Dividi la pasta in palline da 140 g, coprile con una pellicola e lasciale riposare un’oretta. Se vuoi preparare l’impasto in anticipo, dopo averle coperte, puoi riporre le palline in frigorifero e conservarle fino a 48 ore prima di cuocerle. Dovrai ricordarti soltanto di riportarle atemperatura ambiente prima di tirare le piadine.

Come cuocere la piadina?

Naturalmente devi cuocerla sul testo romagnolo!

Ok, scherzo. Se non l’hai comprato come souvenir di una vacanza a Riccione, è sufficiente una piastra o una padella antiaderente abbastanza ampia e piatta. Se non hai una padella che arrivi a 30 cm, riduci il peso delle palline a 120 g.

Stendi con il mattarello la piadina, sottilissima; metti la piadina sulla piastra rovente, bucherellala con i rebbi di una forchetta e falla cuocere2 minuti per lato.

Trucchi

Se segui al grammo questa ricetta, la pasta dovrebbe essere abbastanza tenera per renderti sufficientemente agevole stenderla con il mattarello. però, ti consiglio di usare un bel mattarello pesante, quello vero da sfoglia, non uno delle bambole.

Nella tradizione romagnola, nell’impasto delle piadine si usava solo strutto, che oggi potrebbe essere un po’ aggressivo per le tue papille civilizzate e per le pareti delle arterie. A te la scelta.

Se vuoi conservare le piadine già fatte ma da farcire in un secondo momento, tienile un po’ indietro di cottura in modo che non si secchino troppo al secondo passaggio in padella. Puoi tenerle in frigo per 2 o 3 giorni oppure congelarle.