Cose che capitano a una madre il primo giorno di rientro dalle vacanze.

26 Agosto 2019
la gatta in vacanza

Anzitutto, se devi rimetterti a lavorare, ricordati di accendere il pc qualche ora in anticipo: in base al periodo di assenza, ti terrà inchiodata ore per gli aggiornamenti, al netto di quanto impiegherai a buttare via tutta la roba inutile che ti hannno spedito mentre eri via. Una volta termnata la pulizia, scoprirai che in mezzo c’erano dei messaggi urgenti, pazienza. Nel frattempo puoi persino pensare con cosa nutrire i pargoli, rimettere in riga chi deve urgentemente riaprire il vocabolario di greco antico, fare qualche lavatrice e andare a riprendere la gatta che ha villeggiato in pensione.

Quando Micia ti vede – dopo due settimane in cui è stata costretta a condividere ciotole, lettiere e fontanelle con gatti che si chiamano Chanel o baby K – attacca a recriminare in maniera così violenta che nemmeno tuo figlio preadolescente è così aggressivo:  e pensare che è stata nell’unico posto al mondo dove la lasci sempre senza rimorsi – Cat Suite Home.

Il tempo di metterla in macchina nel suo trasportino e dalla radio parte in automatico Sweet Child O’Mine a volume altissimo: Micia riparte a miagolare improperi che sopravanzano la voce di Axl, fino a quando non riesco a riprendermi dallo shock e cambiare playlist. Con Lady Gaga pare trovare una buona spalla e comincia  a miagolare ogni sei battute. Le esperte gattofile della pensione mi hanno detto che potrebbe insultarmi e fare cose strane per due giorni, a causa dell’abbandono. Forse la prossima volta sto a casa, vista l’accoglienza.

La sempiterna legge di Murphy lo dice: se sei li che stai finalmente per cominciare a combinare qualcosa di buono – ad esempio scrivere un articolo serio, non uno di questi post anti stress – stai tranquilla che esplode un rubinetto in lavanderia e l’idraulico non rispnde ai tuoi messaggi perché rientrerà a fine mese.

Però il sole splende anche a Milano: non varrebbe la pena sdraiarsi un attimino per non perdere l’abbronzatura? Magari dopo aver ricominciato il secondo lavoro, quello di mamma-taxi, un’occupazione da cui nessuno mi licenzierà ancora per qualche anno, contrariamente ai clienti che non riceveranno le consegne in tempo.

Tutto ciò accade tra le ore 7 e le 14 – orario medio di lavoro per un normale impiegato ma io sono una madre lavoratrice, faccio doppi e tripli turni – resta il pomeriggio con le sue emozionanti sorprese.

Per fortuna di lunedì così ce ne sono al massimo due o tre l’anno.